Biella. Tracce di amianto sotto il pavimento del Liceo classico “G. e Q. Sella”: scuola chiusa da Arpa e ASL per i prossimi cinque mesi

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Non bastava la pandemia, ci mancava solo l’amianto. Una conferenza stampa convocata nel primo pomeriggio di ieri per qualche ora più tardi. Così il presidente della Provincia di Biella, Gianluca Foglia Barbisin ha dato la notizia della chiusura in via precauzionale dell’istituto che ospita il Liceo classico, il linguistico e l’artistico.

Nessuno avrebbe potuto immaginare che sotto la pavimentazione della scuola era presente dell’amianto. A “propiziare” la triste scoperta è stato il maltempo che ha colpito il Biellese all’inizio del mese di agosto. Le copiose e violente precipitazioni hanno causato, in alcuni punti della struttura, il sollevamento del pavimento in vinile. Da lì i primi rilievi da parte di Arpa Piemonte.

Secondo quanto riferito dal presidente Foglia Barbisin, la scuola dovrebbe rimanere chiusa almeno per i prossimi cinque mesi, con la necessità, quindi, di ricollocare altrove studenti, insegnanti e personale amministrativo. Quel che al momento è certo, proprio per ovviare al problema a pochi giorni dal suono della prima campanella, è che le lezioni ripartiranno, a rotazione, con la Dad, già sperimentata nel corso degli ultimi due anni scolastici per ovviare all’emergenza pandemica.

Sono circa quaranta le classi in cerca di nuova sistemazione (oltre alle nove che già in tempi non sospetti erano state dirottate a Città Studi per motivi di spazio). Il Comune di Biella ha messo a disposizione la Ludoteca del Villaggio Lamarmora e altri studenti saranno accolti nelle aule disponibili di Città Studi. La segreteria scolastica sarà temporaneamente dislocata nei locali della Provincia.

Al “G. e Q. Sella” i lavori di bonifica dall’amianto dovrebbero partire a stretto giro di posta, con la Provincia di Biella ha messo sul piatto un milione di euro. Studenti e famiglie sperano nella velocità dell’iter amministrativo, ma soprattutto che strada facendo non si verifichino intoppi e che i tempi di attesa non subiscano proroghe indesiderate.

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