I cittadini biellesi pagheranno per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti la stessa cifra che avevano pagato (quelli che lo hanno fatto) nel 2019. Lo ha deciso questa sera, martedì 28 luglio, il Consiglio comunale di Biella che si è tenuto ancora una volta al Teatro Sociale Villani.
La possibilità di mantenere le tariffe inalterate, nonostante i noti problemi dell’azienda partecipata che si occupa del servizio, discendono direttamente dalle normative anti Covid. Tra le misure d’urgenza adottate dal governo per aiutare famiglie e aziende, c’è proprio il blocco tariffario per le bollette legate ai servizi di pubblica utilità.
Eventuali adeguamenti/conguagli potranno essere spalmati sul triennio successivo fino al 2023 incluso. Quindi, pur non tornando a TARI, come invece era stato proposto dal nuovo presidente del CdA di Seab Luca Rossetto per dare subito un po’ di ossigeno alle casse della società, quest’anno nessuno metterà le mani nelle tasche dei biellesi.
Il sindaco Corradino ha ribadito che in questo momento la priorità è quella di salvare i posti di lavoro, poi che Seab spa rimanga in mano pubblica e, infine, che le tariffe non subiscano aumenti. In ogni caso, non per quest’anno e al massimo nell’ordine di grandezza del 2/3% negli anni a venire.
