Biella. Tanti NO all’inceneritore di Cavaglià: oggi pomeriggio presidio di Movimento Valledora e Legambiente ai giardini Zumaglini

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Negli ultimo giorni sono arrivate nuove adesioni al presidio indetto dal Movimento Valledora ai giardini Zumaglini di Biella per oggi, giovedì 17 febbraio  (ore 17.30) per dire NO all’inceneritore e Sì al futuro sostenibile; l’iniziativa s svolgerà in contemporanea con l’incontro organizzato da Cosrab al Teatro Sociale al quale prenderanno parte i sindaci biellesi per esaminare il progetto oggetto della contestazione.

Tra le tante adesioni, quelle più “tradizionali” che arrivano da alcune formazioni politiche, come Movimento 5 Stelle Biella ed Europa Verde Biella, oltre a quelle di Italia Nostra Vercelli-Valsesia e SOS Santhià Obiettivo Salute, tra le associazioni ambientaliste.

«Il Movimento 5 Stelle parteciperà con convinzione alla manifestazione pubblica contro l’inceneritore di Cavaglià, organizzata dal Movimento Valledora – afferma Lucia Azzolina, ex ministro dell’Istruzione o oggi parlamentare del M5S –. Ricordo che già lo scorso 26 novembre organizzai proprio a Cavaglià una tavola rotonda insieme anche alla sottosegretaria al Ministero della Transizione Ecologica Ilaria Fontana, che si è impegnata a tornare presto sul territorio per contribuire ad un tavolo di lavoro sul risanamento della Valledora. Il M5S Biella ha preso parte sia all’inchiesta pubblica a dicembre che alla conferenza dei servizi in corso. Non abbiamo cambiato idea e ribadiamo le ragioni della nostra opposizione a questo inceneritore. L’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti proposto da A2A a Cavaglià ha una potenzialità di 287mila tonnellate l’anno di rifiuti. Eppure, i rifiuti biellesi da trattare sono meno del 10% di tale quota, appena 25 mila tonnellate. La logica a cui risponde l’impianto non è quindi quella di soddisfare i bisogni locali ma di trattare rifiuti provenienti da altri territori, anche molto lontani, come la Campania. Un approccio che è anche contrario alle indicazioni del Piano regionale dei rifiuti per gli ambiti Nord-Est e Sud-Est. Cosa dice il piano? Prevede che la termovalorizzazione debba essere ridotta al minimo e non aumentata come prevede invece questo progetto che risponde solo a logiche di impresa».

«Si vuole costruire un impianto che conviene solo ai privati in base a criteri che tengono conto del profitto e non della pubblica utilità – continua Azzolina –. La via da percorrere è quella del principio di prossimità territoriale, della riduzione dei rifiuti a monte, della raccolta differenziata, del recupero di materia. In questa direzione nel Biellese si può ancora fare molto. Non solo: il territorio in cui si propone di realizzare l’opera è quello della Serra, dei beni Unesco, dei vigneti e delle coltivazioni risicole di qualità, dei progetti di valorizzazione turistica, del lago di Viverone. La localizzazione proposta è semplicemente inaccettabile: un’area che è già piena di cave e impianti di trattamento rifiuti e deve e può ambire ad un futuro di risanamento ambientale, valorizzazione turistica ed economica. Siamo totalmente contrari a quest’opera e al fianco di cittadini, comitati, associazioni, movimenti, che non vogliono l’inceneritore».

L’annuncio che ha fatto però particolarmente piacere agli organizzatori del Movimento Valledora è quello della partecipazione dell’Istituto Comprensivo di Cavaglià. La scuola è, per sua vocazione, attenta ai più giovani e al loro futuro. La dirigente Stefania Nuccio ha così motivato il sostegno offerto alla causa: «Aderiamo perché crediamo nel ruolo educativo della scuola e nell’importanza di sensibilizzare i giovani al rispetto per l’ambiente e alla tutela del proprio territorio. La vera alternativa all’incenerimento dei rifiuti è il riuso e la differenziazione. Credo fortemente nella forza del riciclo ed ognuno di noi può fare un piccolo pezzettino per migliorare il nostro futuro. Dobbiamo dirlo ai nostri ragazzi. Si tratta di educazione!»

«È un gesto dal forte significato quello di Stefania Nuccio e delle scuole che dirige – commenta Anna Andorno per il Movimento Valledora –, e la motivazione è tale che hanno anche inviato una comunicazione a tutte le famiglie invitandole a essere presenti al presidio a Biella con i propri figli. Sarà una manifestazione colorata e piena di giovani e ci saranno delle sorprese. Chiediamo anche ai ragazzi delle scuole di aiutarci nel rappresentare con creatività quello che vogliamo per il futuro del nostro territorio. La cosa che certamente non vogliamo è che nell’accedere al Biellese e al Canavese ci si trovi davanti ad un enorme inceneritore con un camino di novanta metri che propaga fumi e inquina l’acqua fino alle pianure del Vercellese. Oltre al presidio stiamo anche organizzando un flash mob e chiediamo che ognuno si porti da casa un sacco della spazzatura vuoto».

Nell’intento degli organizzatori, quella di oggi è una manifestazione “pro”: per il futuro sostenibile, per la Valledora come porta di accesso a un territorio attrattivo e per il potenziamento della raccolta differenziata.

L’iter di valutazione dell’impianto è in corso alla Provincia di Biella. Sono state riscontrate parecchie lacune e anomalie nel progetto presentato, tra queste il fatto che non è al momento previsto un secondo inceneritore in Piemonte oltre a quello di Torino e che, soprattutto, si è in attesa della nuova pianificazione da parte della Regione. Suona anomalo che tale Piano venga anticipato dall’iniziativa privata, e che venga fatto con la contrarietà espressa tramite delibere e mozioni da parte di più di trenta Comuni dell’area interessata.

I Comuni di quella provincia che fino ad ora hanno espresso contrarietà sono: Cavaglià, Villanova Biellese, Dorzano, Mongrando, Pray, Roppolo, Salussola, Viverone e Zimone. I manifestanti si aspettano che anche gli altri Comuni biellesi scelgano come futuro l’agricoltura di qualità e il turismo lento, piuttosto che continuare a portare in Valledora i rifiuti per stoccarli o bruciarli.

Ai sindaci che si sono già espressi per il no all’inceneritore e che saranno presenti al Sociale, si aggiungeranno i tanti amministratori del Vercellese e del Canavese che non potranno essere con loro in sala ma sono stati invitati al presidio dal Movimento Valledora e dagli altri organizzatori.

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