Biella. Panchine Rosse: dopo il lockdown riprendono le attività e c’è una mappa delle opere

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Dopo il blocco forzato causa pandemia, oggi si è riunito il Tavolo Panchine Rosse con l’intento di far ripartire le attività sospese. Appena prima del lockdown il tavolo aveva deciso di stampare in qualche centinaia di copie la mappa con gli Itinerari per Panchine Rosse situate in città.

Mappa che riporta la motivazione del progetto, le immagini delle undici panchine realizzate dal 2017 al 2019 con il nominativo dei singoli autori e la cartina con l’ubicazione.

La prima inaugurazione è stata quella della panchina rossa ideata dall’artista biellese Gigi Piana ai Giardini Zumaglini. Successivamente sono state inaugurate le panchine realizzate dagli studenti del Liceo Artistico “G. e Q. Sella” della sede centrale e della Casa Circondariale di Biella.

Le attività previste quest’anno erano legate soprattutto alla valorizzazione di questo patrimonio di arredo urbano artistico e di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere.

«Non bisogna mai abbassare la guardia su questo tema – spiega l’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Biella, Gabriella Bessonee in questo periodo men che meno. Sappiamo che il lockdown non ha fatto bene a certe situazioni potenzialmente già “pericolose”, purtroppo le attività che avevamo previsto hanno dovuto essere sospese a causa dell’emergenza sanitaria nazionale. Tuttavia, appena è stato possibile, abbiamo ripreso i lavori immaginando già una giornata dedicata in settembre, che prevederà l’esposizione dei bozzetti realizzati in questi anni dai ragazzi del Liceo Artistico, una rappresentazione teatrale a tema e la distribuzione delle mappe di cui oggi diamo un’anticipazione agli organi di stampa e domani presenterò in Consiglio Comunale».

Ricordiamo che “Panchine Rosse: stop alla violenza” è un progetto nato per sensibilizzare sul tema della “violenza di genere” così composto: Città di Biella, Casa Circondariale di Biella, Istituto Liceo Artistico di Biella “Giuseppe e Quintino Sella”, SBIR, ASL Biella e le associazioni Women@Work Italia, VocidiDONNE, PAVIOL, Non sei sola, Underground e la Garante per i diritti delle persone ristrette nella libertà personale.

Comunicato stampa Comune di Biella

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