Biella. No politica, solo buona amministrazione: Regione, Provincia e Comune insieme per il rilancio delle Funivie di Oropa

0

Una partita importante, da giocare insieme, di squadra, per il bene del territorio. L’operazione “rilancio” delle Funivie di Oropa vede schierati in forze tre enti pubblici (Regione, Provincia e Comune di Biella), che hanno immediatamente risposto “presente” all’appello del presidente della Fondazione che gestisce l’impianto Gionata Pirali.

Una comunione d’intenti che testimonia come l’appartenenza politica possa – e debba, in determinate circostanze – cedere il passo alla buona amministrazione.

Questa mattina, a Palazzo Oropa, il sindaco Claudio Corradino, il vice presidente della Provincia Emanuele Ramella Pralungo e il già citato presidente della Fondazione Funivie Oropa Gionata Pirali hanno presentato il loro piano “d’attacco” per lo storico impianto di risalita tanto caro ai biellesi.

Non a caso abbiamo utilizzato il termine “rilancio” invece che “salvataggio”, perché «non voglio nemmeno pronunciarla quella parola – ha affermato il primo cittadino del capoluogo -, qui non c’è nulla da salvare, semmai da rilanciare. Le Funivie di Oropa, in condizioni normali, stanno in piedi con le loro gambe».

Il problema legato alle difficoltà nella gestione ordinaria dell’impianto è emerso proditoriamente qualche giorno fa. Un documento interno al Consiglio d’Amministrazione della Fondazione e indirizzato ai soci è stato “agevolato” a qualche media locale, che ne ha fatto “scempio”, mettendo in imbarazzo Pirali.

Ma siccome – si sa – non tutto il male viene per nuocere, o come l’ha detta forbitamente il sindaco Corradino, ex mala bonum, lo spiffero uscito dal CdA della Fondazione ha ottenuto quelli che probabilmente erano i risultati sperati.

Sì, perché in buona sostanza, dalla conferenza stampa di stamattina, è emersa con chiarezza la volontà di mettere sul piatto i soldi necessari a traghettare la Fondazione Funivie Oropa in acque più tranquille. Sia per quanto riguarda la gestione ordinaria (pesantemente condizionata dallo stop di sette mesi causa Covid), sia per il fine vita tecnico dei cavi dell’impianto.

Ed è questa, concretamente, la preoccupazione prioritaria, visto il costo complessivo dell’intervento, quantificato già da tempo in 4.5 milioni di euro. Come si diceva, ad oggi, solo il settore pubblico ha messo i soldi (o la promessa) sul piatto. E i privati?, si è chiesto e ha chiesto il presidente della Provincia di Biella, Emanuele Ramella Pralungo. Quasi che in questo Paese non esistesse più il rischio d’impresa…

Al momento, evidentemente, su quella sponda tutto tace.

Le buone notizie arrivano da Torino, dal momento che gli assessori Fabio Carosso (Montagna) e Fabrizio Ricca (Sport) hanno confermato l’impegno della Regione per 2 milioni di euro. La Provincia di Biella si impegna per 600mila euro (in tre anni) e Palazzo Oropa partecipa con una fee da da 1.5 milioni.

Facendo il conto della serva, si arriva a 4.1 milioni di euro. Mancano all’appello 400mila euro, e questa “fettina” dovrebbe essere coperta dai privati, quelli che, al momento, latitano. In ogni caso, hanno assicurato Corradino e Ramella Pralungo, anche non dovessero arrivare quei quattrini, il pubblico è pronto a compiere un extra-sforzo.

Ad avallare quanto appena affermato, l’assessore al Turismo e alle Manifestazioni Barbara Greggio ha ricordato che Oropa è la 17ª tappa della GTA, la Grande Traversata delle Alpi, che mette in connessione il nostro Biellese con la Valle d’Aosta e con la Valsesia.

Praticamente un tassello irrinunciabile nel mosaico che raffigura le aspirazioni turistiche del territorio. Le funivie, ha sottolineato Greggio, sono parte integrante e inscindibile di quello splendido “ecosistema” che è la Conca di Oropa. Quindi, di cosa stiamo parlando?

Alla fine, tutto è bene quel che finisce bene. Resta un solo nodo da sciogliere, lo ha puntualizzato non senza qualche patema d’animo il presidente Pirali: le tempistiche. Ok i soldi, ma occorre fare in fretta per evitare ulteriori aggravi di spesa e rischiare di veder sfumare la vittoria a pochi metri dal traguardo della Montagna Pantani.

Condividi:

Commenti chiusi