Dopo l’ennesima, triste vicenda che ha visto coinvolto un consigliere comunale del centrodestra, Franco Mino (Lega), già dimessosi dopo la richiesta del sindaco Corradino, il Gruppo consiliare del PD Biellese chiede con una mozione che venga istituito un codice etico valido per tutti i rappresentanti eletti a Palazzo Oropa. “Scriviamo insieme!” è il messaggio lanciato all’Amministrazione comunale.
Di seguito riportiamo il comunicato stampa diffuso dai consiglieri dem nella tarda serata di ieri, venerdì 29 gennaio.
Il consigliere Mino si è dimesso, bene, ma non possiamo limitarci ad esultare per queste dimissioni e voltare pagina. Le parole scritte dal signor Mino devono farci riflettere come Consiglio comunale, perché dimostrano una profonda negazione del significato del 27 gennaio, Giorno della Memoria.
L’ ex-consigliere Mino ha scritto che «gli ebrei non meritano la sua attenzione, perché se ne fregano delle sofferenze degli altri popoli», che è un’affermazione gravissima, perché estende quelle che sono le specifiche responsabilità di un Governo di un Paese e di singoli individui ad un popolo: argomentazioni simili sono state la giustificazione dei più efferati crimini perpetrati nella storia dell’uomo.
Poi continua «dovremmo ricordarci anche di tutti gli altri popoli che soffrono e subiscono soprusi e ingiustizie». Niente di più vero. È proprio questo il senso del Giorno della Memoria ex-consigliere Mino! Il Giorno della Memoria non è solo «il giorno degli ebrei», è il giorno in cui ci si ferma per ricordare il più terribile dei genocidi mai compiuti nella storia dell’umanità.
Qui, da noi, nel cuore della ricca e moderna Europa. E lo si ricorda affinché non si possa ripetere. Si ricorda per «rimanere umani e liberi» come hanno scritto le 54 realtà del nostro territorio, tra cui 13 comuni (Biella non ha aderito), raccolte sotto il nome «Luminosa», che hanno fatto un Capolavoro nei mesi scorsi per
preparare questo 27 gennaio, portando avanti un lavoro educativo sul tema delle Memorie rivolto soprattutto alle giovani generazioni.
Luminosa ci dice anche che saremmo ciechi se non ci rendessimo conto che ad oggi quella Memoria non basta. Primo Levi ci aveva avvertito: “Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo” ed è quello che sta succedendo: i campi di concentramento in Libia e in Bosnia sono vicinissimi.
Moni Ovadia, contattato dalle 54 realtà di Luminosa, ha mandato un messaggio alla nostra Città, che evidentemente l’ex-consigliere Mino non ha letto, in cui dice «Comunemente, con “Giorno della Memoria” ci si riferisce alla memoria ebraica della Shoah. Ritengo che questa denominazione dovrebbe essere cambiata in “Giorno delle Memorie” per ricordare tutti gli stermini, tutte le forme di distruzione della dignità e dell’identità dell’essere umano a partire dalla modernità – che è quella di cui noi siamo figli – in modo che diventi un progetto dell’essere umano universale”.
Il consigliere Mino si è dimesso, ma siamo sicuri che solo lui non abbia capito il significato che il 27 gennaio, Giorno della Memoria porta con sé? Avrà capito le ragioni delle sue dimissioni? La scelta di negare la cittadinanza onoraria alla Senatrice Segre poco più di un anno fa, le affermazioni misogine del vicesindaco un anno fa, le volgarità del consigliere Neggia quest’estate, da ultima la decisione di non aderire a Luminosa, lasciano intuire che forse il concetto di dignità dell’essere umano non sia di casa in questa maggioranza.
Dimostrateci che ci sbagliamo e che le nostre preoccupazioni sono infondate. Un anno fa, il consigliere regionale Michele Mosca aveva annunciato la stesura di un codice etico della Lega, che non ha mai visto la luce. Ora vi proponiamo di farlo tutti insieme, a prescindere dalle appartenenze politiche, come Consiglieri comunali: scriviamo il codice etico dei Consiglieri comunali di Biella e impegniamoci a rispettarlo.