Biella. Minoranze scatenate a Palazzo Oropa: con l’arrivo della primavera fioriscono mozioni e interrogazioni

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Con l’arrivo della primavera, a Palazzo Oropa fioriscono mozioni e interrogazioni, con le minoranze scatenate. Nei giorni scorsi, i gruppi consiliari di opposizione hanno depositato tre interrogazioni (PD Biellese) e una mozione (Biella al Centro). Diverse le questioni passate al setaccio in attesa che l’Amministrazione Corradino fornisca chiarimenti al riguardo o, nel caso della mozione, decida di accogliere quanto proposto dalle liste civiche.

Partiamo dalla mozione di Biella al Centro. Il tema è quello del bando per accedere ai contributi Tarip 2020, sulla base di uno stanziamento da 130mila euro a parziale copertura dei costi derivanti dalla tariffa puntuale. La platea di riferimento è quella delle attività economiche colpite dal lockdown dello scorso anno.

In sostanza, la minoranza guidata dall’ex sindaco di Biella, Dino Gentile, chiede alla giunta Corradino che venga stralciata dal bando la clausola che esclude chi non è in regola con i versamenti Tarip alla data del 31 dicembre 2019 oppure abbia debiti pendenti con il Comune di Biella “con la conseguenza pratica di negare il contributo stesso a imprese che abbiano pendenze di qualsiasi genere per la TARIP degli anni precedenti o con il Comune di Biella per qualsivoglia motivo (fosse anche una semplice sanzione non ancora definita). Questa è una previsione ingiusta e arbitraria, perché crea una evidente e stridente disparità di trattamento fra posizioni del tutto simili e bisognose di medesima attenzione”.

La proposta della minoranza è quella di una compensazione tra debiti e crediti, in modo tale da consentire l’accesso al contributo anche a chi si è trovato penalizzato da circostanze indipendenti dalla propria volontà, o addirittura casuali, quindi assolutamente imprevedibili.

In casa dem, invece, parte l’ennesimo sollecito all’indirizzo del primo cittadino e del suo assessore ai Lavori Pubblici, Davide Eugenio Zappalà. Non è la prima volta, infatti, che il gruppo consiliare del PD Biellese chiede per quale motivo non sia ancora stata fornita una risposta scritta ai quesiti relativi alle opere pubbliche per il secondo semestre 2019 e per i due semestri 2020. Il regolamento comunale prevede che la documentazione richiesta debba essere fornita entro 30 giorni, termine evidentemente spirato invano già da tempo.

Sempre sul versante Lavori Pubblici, un’altra interrogazione riguarda l’edilizia residenziale e sportiva. In questo caso, i consiglieri dem chiedono all’Amministrazione Corradino per quali motivi non siano ancora state assegnate le palazzine di via Ponderano 11/12 e per quale ragione (dopo i lavori all’interno dello stadio Pozzo-Lamarmora) si siano arenati gli interventi su spogliatoi e servizi di pertinenza del campo in erba sintetica di corso 53° Fanteria.

Di sicuro, l’interrogazione più interessante è quella legata ai Distretti urbani del commercio (DUC). A dicembre dello scorso anno, la Regione Piemonte ha pubblicato un bando per la costituzione di 25 Duc, stanziando 500mila euro per finanziare i relativi progetti. Il riconoscimento di Distretto urbano del commercio farebbe da volano al rilancio di intere aree del territorio (non necessariamente coincidenti con il centro storico, e addirittura intra comunali, nel caso in cui l’asse commerciale rappresentasse un continuum tra comuni limitrofi), che diventerebbero destinatarie di specifici finanziamenti regionali.

Il 30 gennaio scorso, in occasione della presentazione di “Green Deal Biella – City Fashion”, l’assessore
Barbara Greggio aveva presentato l’ottenimento del riconoscimento del Duc come uno degli elementi chiave per finanziare il progetto. Ad oggi non è noto se sia stato stilato il documento di candidatura, né se la giunta ritenga di inserire nel progetto il solo centro storico o anche altre aree urbane.

Ancora, i consiglieri del PD chiedono se siano già state interpellate, come previsto dal bando, le associazioni di categoria legate al commercio, fondazioni, enti del Terzo settore e associazioni culturali. E soprattutto, i dem vorrebbero sapere quali sono i punti chiave sui quali l’Amministrazione intenda focalizzarsi per motivare la candidatura a Distretto urbano del commercio.

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