Biella. La pizza (e non solo!) al tempo del Coronavirus? Arriva direttamente a casa

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L’ultimo DPCM firmato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, tra le altre misure di contenimento della diffusione del Covid-19, ha rimodulato gli orari di apertura di bar, ristoranti e pizzerie.

Ora, questi esercizi commerciali sono costretti ad osservare le disposizioni ricevute che prevedono l’apertura dalle 6 del mattino alle 18, garantendo quindi la pausa pranzo a chi lavora, ma abbassando le serrande prima di cena.

Dopo le 18, non è nemmeno consentito alla clientela di recarsi nei locali per ordinare pizze e cibi da asporto, al contrario, è permessa agli esercenti la consegna a domicilio dei pasti.

Ecco perché, anche a Biella, diverse pizzerie e alcuni ristoranti si sono organizzati per garantire alla propria clientela la consegna a casa: si tratta, da un lato, di un servizio di “utilità sociale”, dall’altro di un modo per contenere i danni economici dell’emergenza sanitaria.

Torniamo così indietro di qualche anno, quando il servizio a domicilio, soprattutto da parte delle pizzerie, era un servizio garantito e qualificante per tanti locali biellese. Fino a quando, costo del lavoro, crisi economica e quant’altro hanno convinto gli esercenti a soprassedere.

In un piccolo capoluogo di provincia, dove non esiste la figura professionale dei rider come nelle grandi città, la possibilità di ricevere il servizio a domicilio, in questi giorni di ritiro domestico forzato, è sicuramente apprezzabile e, conseguentemente, consigliabile.

Un doveroso grazie, quindi, anche ai ristoratori e, più in generale, agli imprenditori del settore “food” che si sono immediatamente attivati e adeguati alla situazione di emergenza!

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