Biella. La discarica della discordia: nuovo botta e risposta tra Gentile e Corradino

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta inviata al nostro giornale da Dino Gentile, ex sindaco di Biella, in risposta alle affermazioni dell’attuale primo cittadino, Claudio Corradino, sulla questione discarica di Eternit in località Brianco di Salussola e sul corteo di sabato scorso 14 dicembre.

Corradino deve farsene una ragione: sta governando Biella e non Cossato o un paese della Val Cenciumia! A Biella l’esercizio della democrazia è autentico e l’opposizione farà sempre la sua parte.

Il ruolo della minoranza è ben quello di vigilare su ogni scelta, comportamento e atto amministrativo, severa funzione che garantisce a “tutti” i cittadini e alla maggioranza stessa il meglio nell’azione di governo e il pieno rispetto della legalità.

Evidentemente Corradino è convinto che dopo il legittimo risultato elettorale “passata la festa, gabbato lo santo”, con giunta e opposizioni che vanno sotto braccetto a tarallucci e vino; cinque anni senza disturbi di sorta, tra una pacca sulle spalle e qualche battuta, un baciamani e un aumentuccio di stipendio…

Ahimè, casca male! Un sindaco che dice di lavorare h24 per la città adesso deve trovare il tempo per rispondere in modo corretto e nel merito a chi lo incalza in rappresentanza del 49% dei cittadini che non l’hanno votato.

Appare fin troppo evidente che per Corradino la relazione democratica (che non significa quella tra amiconi) rappresenta una sofferenza politica, e noi ci lavoreremo sopra per tutta la legislatura – si metta pure il cuore in pace -.

L’ultima l’ha combinata sabato scorso, quando abbiamo rilevato la sua assenza tra i sindaci in fascia tricolore che hanno sfilato a Biella per dire NO alla discarica di Salussola, manifestazione annunciata da settimane e che riguarda la tutela della salute dei cittadini biellesi.

Corradino dice di aver diviso la mattinata tra impegni istituzionali dove, evidentemente, la sua presenza era indispensabile e i suoi assessori non erano in grado di rappresentarlo. E se alla nostra puntuale critica lui sbotta, a noi va benissimo: lo faremo sbottare infinite volte!

Come risponde Corradino alla nostra nota di disappunto? Così: “I mie avversari sono incompetenti… vogliono solo far polemica… la loro miopia è evidente… loro non capiscono… cercano di infangare la mia immagine… sono destinati all’estinzione”, insomma le solite frasi senza senso che pronuncia a suon di litania.

E poi sulla sua immagine… beh, qui lasciamo perdere, ci pensa da solo! Torniamo piuttosto alla sua replica stizzita: su una cosa gli va riconosciuta onestà (o povertà) intellettuale: è lui il vero autore materiale della risposta che scaglia contro noi avversari di “Biella al Centro”, e lo fa con una dichiarazione che rasenta il ridicolo.

Lo stile è mediocre – non certo da giornalista di staff o da giornalista amico – e si rende manifesto attraverso il barcollante uso di vocaboli impropri che mettono a dura prova la sintassi delle frasi esposte. Qui è lui, non c’è dubbio, e noi gli “prendiamo le misure” per le prossime irritazioni impulsive e per ogni altra “cappella” delle sue, con l’impegno di farglielo sempre notare nell’interesse del bene comune.

A me pare innaturale che un sindaco di Biella, che viene sollecitato a prendere posizione sulla questione del Brianco possa coniare una frase: “In definitiva, sì alla lotta contro la discarica, nella legalità certamente, no al comportamento di una certa minoranza che, disperata, non trova di meglio da fare che gettare fango sull’Amministrazione”…

Ai più ironici potrebbe scappare: “Ma lo è o lo fa?”

In verità Claudio Corradino non entra nel vivo del problema e non dice una parola sulla questione, come se il progetto della discarica del Brianco gli sia apparso come un arcano giusto sabato scorso.

Tanto per cominciare, noi chiediamo al sindaco di Biella di far chiarezza sul percorso che ha portato “Acqua & Sole” in terra biellese, ovvero se vi siano state introduzioni politiche all’operazione (in tal caso ci si potrà confrontare) o se la società privata che intende realizzare lo stoccaggio di cemento-amianto sia approdata casualmente nella risaia del Brianco; di interpretare nei fatti la “percezione” di insicurezza che sta gradualmente crescendo nella popolazione; di assumersi immediatamente la responsabilità del coordinamento politico per una convinta battaglia di trasparenza e di tutela ambientale che non adombri il futuro del nostro territorio.

Dino Gentile – Biella al Centro

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