Nel giro di pochi giorni il gruppo consiliare del Partito Democratico Biellese ha depositato ben tre interrogazioni all’Ufficio protocollo di Palazzo Oropa. L’ultima delle tre (le prime due si riferivano, nell’ordine, al degrado del quartiere Villaggio Lamarmora e ai negozi collinari), in particolare, suona come una vera e propria tirata d’orecchie all’Amministrazione Corradino, che del decoro (così come della sicurezza) ha sempre fatto uno dei suoi principali cavalli di battaglia in campagna elettorale.
E, come se non bastasse, le osservazioni dei consiglieri dem hanno ad oggetto proprio la casa comunale, Palazzo Oropa. Nello specifico, gli intonaci “pericolanti” lungo tutto il porticato che affaccia su piazza Monsignor Carlo Rossi. Decisamente antiestetici, non c’è che dire. Soprattutto in considerazione del fatto che quel porticato ospita spesso matrimoni e celebrazioni pubbliche. Insomma, un pessimo biglietto da visita, tanto per la città quanto per l’Amministrazione che la governa.
Inoltre gli esponenti del PD rilevano altre criticità, legate ad alcune scritte che campeggiano sui muri e all’imbrattamento delle lastre in pietra che costituiscono la zoccolatura del porticato, soprattutto in prossimità delle lapidi dedicate alla memoria dei caduti. Se da un lato non si può che riscontrare un decadimento verticale in termini di sensibilità verso i beni pubblici da parte dei cittadini, dall’altro è anche vero che Palazzo Oropa, oltre ad essere la “casa di tutti i biellesi” è anche la sede dell’Amministrazione, che di conseguenza dovrebbe prendersene cura.
La giunta Cavicchioli, in data 21 dicembre 2018, aveva approvato il progetto esecutivo relativo agli “Interventi di manutenzione straordinaria e adeguamenti normativi” di Palazzo Oropa. Ma quel progetto venne immediatamente cassato dall’Amministrazione attualmente in carica, che con la sua proverbiale lungimiranza, arguì che se ne poteva fare a meno…
A questo punto, il gruppo consiliare dem si chiede (e chiede al sindaco Corradino e agli assessori competenti) per quali ragioni non venga eseguita “una cadenzata igienizzazione della zoccolatura e della pavimentazione in pietra; quali progetti per la manutenzione ed il restauro dell’edificio siano attualmente in corso di stesura da parte dell’Amministrazione; se siano almeno in previsione dei lavori di tinteggiatura e sistemazione delle volte e delle pareti lungo tutto il porticato (ingressi agli uffici comunali compresi)”.