Biella. Inaugurato lo sportello Animal Friendly di Alberto Scicolone: è il primo in Italia

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Non ce n’è un’altro in tutta Italia. Anche in questo Biella rappresenta un unicum, una città “apripista”. Lo sportello Animal Friendly, aperto nelle scorse settimane in via Trieste 13, è una sorta di Servizio sociale privato, gestito su base associativa (non beneficia di alcun finanziamento pubblico) e rivolto a famiglie e anziani indigenti.

Con i soli proventi di donazioni e mercatini a cui partecipano, Alberto Scicolone e i suoi collaboratori provvedono all’aiuto economico necessario a sostenere le spese di veterinari, medicine e pappe per cani e gatti. Nel pomeriggio di oggi, sabato 26 ottobre, il Punto Animal Friendly è stato inagurato con tutti i crismi dell’ufficialità alla presenza del sindaco Claudio Corradino e dell’assessore “agli animali” (ma questa è solo una delle tante deleghe, ha sottolineato il primo cittadino) Gabriella Bessone.

«Ho seguito attentamente la campagna elettorale di tutti – ha esordito scicolone, presidente dell’Associazione “Legami di Cuore” -, ho letto i programmi di tutti: bene o male tutti hanno citato gli animali, ma in questo caso devo riconoscere che chi è stato eletto sta mantenedo l’impegno su quello che è il mondo animale. Non certo un mondo a sé, dal momento che un biellese su due vive con un cane o un gatto. Non si tratta solo più di animali d’affezione ma di veri e propri membri del nucleo familiare, tanto che ci sono proposte di legge che si muovono proprio in questa direzione. Si parla infatti di politiche sociali, non di politiche per la famiglia. Quindi ci tengo a ringraziare il sindaco e l’assessore Bessone. Per noi è importantissimo avare l’appoggio e il patrocinio del Comune di Biella».

Come funzione il Punto Animal Friendly? Le famiglie o il singolo (spesso un anziano) vengono inviate allo sportello di via Trieste 13 direttamente dai Servizi sociali del Comune, dal Cissabo e dal Consorzio IRIS. Parallelamente esiste anche un canale d’accesso diretto, su appuntamento. In questo secondo caso, è già successo che in diverse circostanze chi si è presentato spontaneamente si stato “girato” sui Servizi sociali per la gestione della parte “umana”, quella che afferisce ai bipedi, per capirci.

In termini un pochino più tecnici, si tratta di un valido esempio di quello che oggi si definisce “welfare comunitario” poiché i fondi necessari al funzionamento della macchina organizzativa derivano esclusivamente dalla solidarietà dei biellesi o dal passaparola sui social network, a cominciare da Facebook. Nelle prime tre settimane di apertura “non ufficiale” dello sportello sono stati registrati già oltre 25 casi, «per i quali è stata aperta una cartella utenza uguale e identica a quella dei Servizi sociali. Si accede con l’ISEE, si fa un colloquio con l’assistente sociale di riferimento e poi si redige il piano individuale», ha spiegato Scicolone.

«Il legame uomo-animale – ha ricordato l’assistente sociale Denise Droghetti – è fondamentale per le Politiche sociali. Spesso cane e gatto sono gli unici elementi socializzanti per anziani e altri soggetti fragili come persone affette da patologie o da problematiche di carattere psicologico. Allontanare gli animali da queste persone sarebbe per loro fonte di un grave, ulteriore disagio e aggraverebbe un quadro già di per sé precario».

 

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