Biella. In Consiglio comunale il tema delle indennità di sindaco e giunta è ancora “caliente”

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In Consiglio comunale tiene ancora banco l’aumento delle indennità di giunta e sindaco come primo atto di governo della nuova amministrazione cittadina. È stata Marta Bruschi, consigliere di minoranza in quota PD, a sollevare la questione nel corso delle “dichiarazioni di voto” (contrarie, nella fattispecie) al punto 3 dell’ordine del giorno, criticando modi e tempi della scelta, pur legittima, dell’amministrazione Corradino.

Paolo Robazza, che nel corso della prima seduta consiliare aveva chiesto una conferma o una smentita al sindaco, ha definito la questione “ancora caliente”, manifestando il suo disappunto per aver dovuto leggere sui giornali del giorno dopo la risposta di Claudio Corradino.

Si è parlato, in apertura, proprio di bilancio comunale. La relazione dell’assessore competente, Silvio Tosi, ha sottolineato le rigidità di un bilancio che risente pesantemente dei minori trasferimenti da Roma per un totale di 16milioni in 5 anni.

Il consigliere Foglio Bonda (Buongiorno Biella), che di mestiere fa proprio il revisore contabile, ha fatto notare che l’amministrazione in carica non può sedersi sugli allori, ancorché i conti ereditati siano in ordine. Gli equilibri di bilancio raggiunti nel quinquennio precedente sono il frutto, tra l’altro, oltre ad azioni di contenimento della spesa, anche di una politica di recupero dell’evasione fiscale che ha portato nelle casse dell’ente ben 9milioni di euro.

I revisori hanno sottolineato anche un altro punto al quale bisogna prestare particolare attenzione , ovvero l’attenta valutazione nell’assunzione di nuovi debiti. “Quello del Comune di Biella è un bilancio in equilibrio ma delicato”, ha concluso il consigliere Foglio Bonda.

In apertura di seduta è stata siscussa l’unica interrogazione iscritta all’ordine del giorno. L’ex primo cittadino, Marco Cavicchioli, ha chiesto al collega in carica se intenda procedere o meno con l’iter di risoluzione della convenzione a favore di Socrebi per il tempio crematorio.

«È necessario che il servizio ai cittadini venga ripristinato quanto prima – ha replicato il sindaco Corradino – ma non certo attraverso persone che hanno posto in essere comportamenti penalmente rilevanti. Non ho ancora avuto modo di studiare il contratto ma in ogni caso la risposta è sì, intendiamo proseguire sulla strada intrapresa dalla precedente amministrazione».

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