Biella. In attesa del Regolamento di Polizia mutuato da Gotham City, arriva un’ordinanza di Corradino…

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È di ieri, mercoledì 5 febbraio, la notizia che il sindaco di Biella, Claudio Corradino, ha firmato un’ordinanza antibivacco “a tutela dell’incolumità pubblica e della sicurezza urbana”, si legge nel comunicato stampa.

Questa volta, sarebbero stati i responsabili del centro commerciale “I Giardini” e la proprietà dell’Hotel Agorà a sollecitare il pronto intervento dello sceriffo e del suo vice, che su quella zona della città hanno costruito una bella porzione di campagna elettorale e buona parte del loro consenso.

Quindi, dopo aver “militarizzato” il quadrilatero dei giardini Zumaglini-piazza Vittorio Veneto, vero incubo della collettività locale, aver “tagliato” la connessione wi-fi in zona ATL, aver chiesto aiuto anche agli Gnomi della Lana (scherziamo, ovviamente!) per fronteggiare il degrado e ripristinare il decoro, adesso arriva anche l’ordinanza antibivacco.

“Le disposizioni antidegrado – continua il comunicato stampa – sono circoscritte all’area pubblica e privata a uso pubblico, esterna e interna, del centro commerciale I Giardini, alle vie Lamarmora, Delleani, Aldo Moro, Torino, piazza Casalegno e giardini Zumaglini. L’ordinanza ricalca nella forma quelle già adottate nel corso del 2016 e 2017, per arginare alcuni fenomeni che stanno ultimamente creando allarme sociale tra i cittadini e gli operatori commerciali. Il provvedimento è assunto dopo ripetute segnalazioni giunte al sindaco e al vicesindaco da comuni cittadini».

Preoccupa, come al solito, un’espressione. Suona così: “Ora il sindaco ha deciso di adottare un’ordinanza CON UNA LUNGA SERIE DI DIVIETI che rimarrà in vigore almeno fino al 31 marzo 2020″.

In buona sostanza, “è fatto divieto di: bivaccare in maniera scomposta o contraria al decoro; abbandonare contenitori di bevande e alimenti fuori dagli appositi cestini; utilizzare in maniera impropria gli arredi urbani; introdurre ciclomotori o altri mezzi a motore nell’area pedonale, sotto i portici e all’interno dei giardini Zumaglini; sostare in gruppo in modo tale da impedire la fruibilità dei luoghi agli altri cittadini; consumare bevande alcoliche al di fuori degli spazi degli esercizi autorizzati”.

I trasgressori saranno puniti con sanzione da 25 a 500 euro. E ancora, “all’atto della contestazione i trasgressori sono tenuti a cessare immediatamente la condotta illecita. L’inottemperanza di tale ordine impartito dal personale con qualifica di ufficiale o agente di polizia giudiziaria verrà perseguita ai sensi dell’articolo 650 del codice penale”.

Qual è il nocciolo della questione? Semplice. Non essendo stato ancora approvato “il regolamento-papocchio” di Polizia Urbana presentato al Consiglio comunale dall’assessore ai giardini Zumaglini, Giacomo Moscarola, l’ordinanza del primo cittadino va a colmare un’imperdonabile lacuna “dell’ordinamento cittadino”, almeno fino al 31 marzo, data entro la quale, presumibilmente, sarà entrato in vigore il nuovo fantasmagorico regolamento che, scopiazzato da quello della Città di Monza (interland milanese, zona con peculiarità ed esigenze in tema di ordine pubblico identiche alle nostre…), libererà Biella da qualsivoglia forma di degrado, rendendola ancora più depressa di quanto non sia già.

Il potentissimo deterrente, che sicuramente farà desistere chiunque dall’inottemperanza a tale monito, è per l’appunto l’articolo 650 del codice penale che reca in rubrica “Inosservanza dei provvedimenti dell’autorità”. Lo riportiamo per esteso: “Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 206″.

In via Dei Tigli stanno già tremando al pensiero di vedersi recapitare frotte di pericolosi delinquenti…

La scorsa settimana, le cronache biellesi hanno raccontato di una maxi rissa al Villaggio Lamarmora, con un ricovero in ospedale per chi ha avuto la peggio. Già passata in cavalleria senza colpo ferire. Dall’Amministrazione nemmeno un cenno di biasimo, né commenti di alcun tipo, ché il Villaggio è terra di nessuno. Niente foto sui giornali, niente selfie, niente fumo negli occhi. Il wi-fi, lì, funziona ancora.

Sarà che dalla periferia i fatti arrivano a Palazzo Oropa più attutiti, quasi ovattati…

D’altro canto è anche vero che le moltitudini di turisti attirate a Biella dalla solerte operosità della giunta Corradino dal Villaggio Lamarmora di sicuro non ci passano, preferendo ovviamente visitare il ridente e decorosissimo centro città.

Sarà per questo che al Villaggio i residenti che vogliano risolvere i loro problemi in modo sommario potranno continuare, alla bisogna, a menarsi in assoluta tranquillità senza che a nessuno venga in mente di scrivere un’ordinanza anche per loro? Mah…

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