Biella. “Finita la luna di miele”, il Gruppo consiliare del PD fa le pulci (con proposte) alla giunta Corradino

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Una lettera aperta al sindaco Corradino e un contro-elenco rispetto ai 50 (48 per la precisione!) punti elencati dalla giunta che governa la città di Biella per dimostrare di aver “pienamente” meritato l’aumento di stipendio auto deliberato all’inizio del mandato.

Di questo e di una serie di altre proposte messe in campo dal Gruppo consiliare del Partito Democratico si è parlato questa sera, martedì 9 giugno, nel corso di una conferenza stampa, in presenza ma a debita distanza, convocata dai Dem biellesi.

“Il Partito Democratico – si legge nella missiva – è uscito sconfitto dalla competizione elettorale del maggio scorso: non tralasciate occasione per ricordarlo ogni qualvolta esprimiamo una posizione o una forma di dissenso. […] Il cosiddetto periodo della ‘luna di miele amministrativa’ è ormai terminato, l’anno è trascorso, non ha più senso ribadire chi ha vinto e chi ha perso. A noi è chiaro, tanto che all’inizio abbiamo mantenuto un tono basso fino al silenzio (doveroso) durante i due mesi di emergenza nazionale. Ma ora, lo ribadiamo, occorre scuotersi affinché il periodo di sofferenza economico-sociale nel nostro territorio non si trasformi in insostenibile immobilismo. Serve il concorso di tutti per cercare una strada e noi ci siamo, pronti a fare la nostra parte, a svolgere il ruolo di opposizione propositiva”.

E le proposte del PD sono davvero tante, prendendo ovviamente le mosse dai cinque anni dell’Amministrazione Cavicchioli, anni in cui sono state fatte tante cose, anche se non sono state comunicate in modo adeguato affinché i cittadini biellesi ne conservassero memoria al momento di tornare alle urne.

Tanto che ben 22 dei presunti obiettivi raggiunti dall’attuale Amministrazione sono in realtà figli di una progettualità ascrivibile alla giunta precedente. Altri 2 punti sono solo “vuote enunciazioni”: 1) è stato costituito un assessorato Unesco, ma cosa fa? 2) è stato presentato il progetto “Biella Città della Moda”, ma al di là di una serata di presentazione non si capisce bene in cosa dovrebbe consistere.

Altri 11 “spunte” tra quelle elencate dalla giunta Corradino afferiscono a semplici adempimenti e/o adeguamenti normativi, mentre solo 5 sono le cose fatte, e pure criticabili, a giudizio del PD: 1) il Daspo urbano in alcune zone della città 2) l’assunzione di un numero spropositato di agenti di Polizia Locale a scapito di altri uffici comunali 3) l’eliminazione delle piste ciclabili (e consequenziale rinuncia ai contributi europei) 4) aumento dello stipendio per sindaco e giunta 5) aumento degli orari per giocare alle slot machine.

Anche volendo tralasciare la figuraccia a media nazionali unificati per la mancata concessione in prima battuta della cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre, non c’è molto, in effetti, di cui potersi vantare. Cappelli da appendere, ancora meno.

Marta Bruschi, ad esempio, ha fatto notare che una delle tante proposte lanciate all’Amministrazione Corradino, proprio per fare sentire la vicinanza di tutti i consiglieri comunali alla comunità biellese penalizzata da quarantena e lockdown era stata quella di devolvere il gettone del mese di marzo all’Emporio solidale e al progetto Fra’ Galdino di Caritas Biella. «Noi lo abbiamo devoluto, il nostro gettone, degli altri consiglieri non sappiamo nulla», ha sottolineato la più giovane delle tre consigliere democratiche.

Sempre per fronteggiare l’emergenza Covid-19, il PD ha proposto un aumento del 115% del Fondo di solidarietà alle imprese. A conti fatti, sostiene il Gruppo consiliare, oltre ai 200mila euro stanziati dalla giunta, si poteva arrivare a 430mila euro in questo modo: 80mila euro si potevano recuperare proprio dagli stipendi di sindaco e assessori, 100mila rinviando l’acquisto di nuovi software per il CED e altri 48mila dall’annullamento del referendum previsto per il 29 marzo.

Una grave mancanza di visione, invece, è stata lamentata da Paolo Rizzo, subentrato in Consiglio comunale all’ex sindaco Marco Cavicchioli. Rizzo ha sottolineato l’importanza strategica di alcune “grandi opere” trascurate dall’attuale Amministrazione: dalla Pedemontana, ai collegamenti ferroviari, rivendicando il lavoro fatto, a partire dal 2015, dalla giunta precedente con il progetto di elettrificazione della Biella-Santhià.

Sul tappeto c’è ancora, peraltro, un progetto studiato con l’Agenzia regionale della mobilità per avere un servizio cadenzato (un treno diretto ogni ora, dalle 6 del mattino alle 24) da e per Torino. Cos’ha fatto la giunta Corradino per portare avanti questa interlocuzione a livello regionale?

Manca ancora un pezzo, ovvero l’elettrificazione della tratta Biella-Novara, «occorre partire adesso per vedere i risultati tra cinque anni», ha chiosato Rizzo. Infine, cosa sarà del vecchio ospedale? Il PD aveva proposto di utilizzarlo come “nuova casa” per una serie di uffici pubblici. Anche qui, tutto fermo.

Di decoro urbano, tanto sbandierato in campagna elettorale dalla Lega ma poi, stringi stringi, ad oggi molto carente ha parlato Mohamed Es Saket, che ha segnalato criticità anche su raccolta rifiuti (soprattutto nei quartieri più periferici), mercato, cultura (mancato coordinamento tra assessorato e associazioni culturali del capoluogo) e giovani, ad esempio su come fare per trattenerli sul territorio e non costringerli ad emigrare altrove per trovare lavoro, portando così Biella a diventare sempre più città dormitorio.

Manuela Mazza, di professione medico anestesista, ha rilevato che durante la quarantena bambini e ragazzi, costretti a stare in casa dalla fine del mese di febbraio, hanno preso peso e passato molto tempo davanti ai vari smartphone, tablet, televisori e PlayStation.

Il Partito Democratico aveva suggerito di fare in modo che i centri estivi potessero prevedere di affiancare alle varie attività proposte dagli organizzatori degli stessi anche l’attività motoria in collaborazione con le tante associazioni sportive del territorio. Ma anche questa idea è caduta nel vuoto.

Insomma, per Corradino e i suoi ci sarebbe da prendere un bel po’ appunti, solo a volerlo fare…

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