Junker è un’applicazione per smartphone studiata e realizzata da Junko, startup tecnologica e innovativa, per aiutare i cittadini a differenziare in modo corretto i loro rifiuti. Da oggi i biellesi possono scaricarla gratuitamente sul proprio telefono e contribuire ad aumentare le percentuali di differenziata del proprio Comune di appartenenza. Junker rappresenta un valido sussidio per l’utenza quando insorgano dubbi sul corretto smaltimento. In pratica: per questo determinato oggetto, quale cassonetto devo utilizzare? L’applicazione risponde a questa domanda grazie alla telecamera dello smartphone e alla lettura del codice a barre, dissipando così ogni dilemma.
I costi dell’operazione commerciale che ha portato Junker nel Biellese sono interamente a carico di Cosrab, il Consorzio Smaltimento Rifiuti Area Biellese, mentre i Comuni, ove interessati, “possono aumentare la funzionalità dell’app con un costo di 9 centesimi ad abitante per attivare una messaggistica ad hoc e inserire sui device dei cittadini i rispettivi calendari di raccolta”, ha spiegato Natalino Zanin, responsabile Ufficio tecnico del Consorzio.
“I Comuni – ha puntualizzato il presidente di Cosrab, Michele Lerro – hanno la possibilità di personalizzare l’applicazione, ma voglio rassicurare i sindaci del territorio sul fatto che i costi di Junker sono stati sostenuti interamente dal Consorzio e a loro nulla sarà chiesto per il pacchetto base. Cosrab ha messo a bilancio la somma destinata a questo progetto come costo di sensibilizzazione, ovvero tra le funzioni istituzionali dell’Ente”.
“Questa applicazione, – ha rimarcato il vicepresidente Cosrab, Alessandro Pizzi – grazie ad una lista di circa 1500 materiali diversi, permette di individuare anche quei rifiuti che devono essere smaltiti direttamente nei centri di conferimento, e grazie al collegamento alle mappe di Google di condurre il singolo utente all’ecocentro più vicino. Stimiamo che nel caso dei rifiuti non ordinari l’ausilio di Junker ci permetterà di ottenere risparmi per quasi 400mila euro all’anno, soldi che potranno essere restituiti ai Comuni per alleggerire le bollette dei cittadini. Quindi, da oggi, possiamo dire che non ci sono veramente più scuse per non differenziare in modo corretto”.
In Piemonte, dopo la città metropolitana di Torino, Biella è la prima provincia ad aver aderito a questo servizio, che in Italia annovera già 600 Comuni. Sull’applicazione sono disponibili ben 10 lingue differenti. Chiunque si sposti, per esempio durante le ferie, grazie alla geolocalizzazione, potrà accedere ai servizi offerti dal Comune in cui trascorre le vacanze. L’applicazione è adatta anche a non vedenti e ipovedenti.