Biella. Consiglio comunale: Corradino rinvia l’approvazione del Regolamento di Polizia Urbana

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Sembrava dovesse filare tutto liscio, dopo l’ecumenica composizione della frattura che si era aperta nei giorni scorsi tra la giunta Corradino e il “resto del mondo” sulla questione cittadinanze onorarie.

Approvata all’unanimità la mozione presentata dalle Liste Civiche afferenti all’ex sindaco Dino Gentile, pareva che la seduta odierna del Consiglio comunale potesse terminare senza scossoni degni di salire agli onori delle cronache cittadine (e non, eventualmente).

Invece, a conoscere l’ordine del giorno, c’era da aspettarselo che le cose sarebbero andate diversamente. Gli animi si sono accesi appena è entrato in discussione il punto 9 dell’odg, che recava: “Sicurezza ed attività economiche – Regolamento di Polizia Urbana – Approvazione”.

Già da qualche giorno la minoranza consiliare tutta (dal Pd alle Liste Civiche, passando per il M5S) stava affilando le unghie per dare battaglia sulla bozza di Regolamento, che come abbiamo scritto anche su Bi.T non piaceva praticamente a nessuno, eccetto, ovviamente, la giunta Corradino.

È stato proprio il primo cittadino a “mandare tutti negli spogliatoi” prima che la scintilla si trasformasse in incendio. E dire che ci aveva provato il vice sindaco Moscarola a difendere la sua “creatura”: il nuovo Regolamento di Polizia Urbana sostituirà quello attualmente in vigore, approvato nel lontanissimo 1938 e firmato dal podestà dell’epoca.

Sostituirà, certo… ma non da stasera. Perché Claudio Corradino, recependo le rimostranze di Andrea Foglio Bonda (Buongiorno Biella), Marco Cavicchioli (PD) e Pietro Barrasso (Lista Civica Dino Gentile) ha rinviato alla prossima seduta consiliare discussione e approvazione del Regolamento.

Se ne riparla tra un mese, insomma, non prima di aver ripreso la discussione in commissione e – si spera – mondato la bozza attuale delle molte criticità evidenziate sia dalla minoranza che, fuori dalle stanze di Palazzo Oropa, da un’associazione di categoria come Confesercenti del Biellese.

Tra l’altro, pare che ci siano stati anche problemi di procedure, poiché la bozza non sarebbe stata depositata nei tempi prescritti dal Regolamento del Consiglio comunale. Oltre a questo, circolavano versione diverse della bozza stessa e l’indice degli articoli non corrispondeva al numero e al titolo degli articoli stessi.

In poche parole, un altro pasticcio “made in” giunta Corradino ma, almeno in questo caso, c’è tutto il tempo per riparare il danno…

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