Biella. Bilancio positivo per il Festival dell’Ambiente: focus sul clima con Mercalli, Giulia Innocenzi (“Le Iene”) e l’europarlamentare Evi

0

Cala il sipario sulla prima edizione di “FAST! – Festival dell’Ambiente e della Sostenibilità Territoriale” organizzato dall’Associazione Onda Verde Civica APS. Una tre giorni di appuntamenti legati alla Giornata mondiale per l’Ambiente, che ricorreva ieri, sabato 5 giugno. Ad aprire la manifestazione, venerdì scorso 4 giugno, nell’auditorium di Citta Studi, è stato l’applauditissimo prof Luca Mercalli, noto volto televisivo, accademico italiano, climatologo e meteorologo che ha duettato con il geologo biellese Stefano Maffeo, suo collaboratore già da qualche lustro.

Al centro della foto, il prof Luca Mercalli

Il prof Mercalli ha nuovamente acceso i riflettori sulla crisi ambientale in atto, con un eloquio sempre molto brillante e divulgativo ha lanciato diversi moniti al pubblico in sala e a chi ha seguito l’incontro attraverso la diretta a cura di ReteBiellaTv e sui canali social di Onda Verde Biella. Oltre che sulla pagina Facebook del media partner Bi.T quotidiano. In apertura, i saluti istituzionali dell’Onorevole ed ex ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina e del sindaco di Biella Claudio Corradino, arrivato un po’ trafelato da un altro appuntamento tradizionale, quasi concomitante, come la commemorazione dell’eccidio nazifascista di piazza Martiri.

Tante le tematiche toccate da Luca Mercalli per delineare il “quadro clinico” del Pianeta, ormai in forte sofferenza a causa dei continui mutamenti climatici innescati dall’uomo. Ed è proprio la cosiddetta componente antropica a costituire una pericolosissima novità nella storia climatica dal Big Bang ad oggi.

 Dalla nascita del Pianeta la superficie terrestre non ha mai smesso di modificarsi, così come il clima e l’atmosfera. Riscaldamento e raffreddamento della crosta terrestre si sono alternati più volte. Ma l’uomo, a partire dall’industrializzazione, ha esasperato la velocità dei cambiamenti, mettendo a rischio il Pianeta e se stesso. «Non è più il tempo dei piccoli passi – ha spiegato chiaramente Mercalli -, quelli potevano e dovevano essere fatti 40 anni fa, ma così non è stato. Ora siamo sull’orlo del baratro ed è quindi compito della politica cambiare direzione, imponendo misure, anche impopolari, ma che vadano nella direzione della salvaguardia ambientale. Non possiamo più permetterci di perdere tempo, e allo stesso tempo non possiamo più delegare alla responsabilità e alla buona volontà dei singoli il peso dell’inversione di rotta».

Indiscriminato consumo del suolo, dissesto idrogeologico, innalzamento delle temperatura e contestuale fusione dei ghiacciai, riscaldamento di mari e oceani (oltre il 70% della Terra è composto da acqua), emissioni di CO2 (il 14% della quali è causato dagli allevamenti di bestiame per il fabbisogno di carne, non solo rossa, latte e latticini), sono solo alcuni dei temi trattati durante l’incontro.

Giulia Innocenzi

Come fare, a questo punto, per invertire la rotta? Secondo Mercalli c’è una sola possibilità: ribaltare il paradigma che sta alla base della società occidentale, trasformando il primato dell’economia in quello dell’ambiente. Perché la tutela del Pianeta potrà tranquillamente fare da traino al mondo dell’economia. Certo, un’economia più green oriented, inclusiva ed etica.

In poche parole, non può esserci vera transizione ecologica senza una transizione economica che vada nella medesima direzione. Un tema fondante, ripreso anche sabato pomeriggio, in piazza Santa Marta, dall’europarlamentare di “Europa Verde” Eleonora Evi e dalla giornalista e collaboratrice del programma TV “Le Iene” Giulia Innocenzi (che in mattinata aveva già presentato i dati, raccapriccianti, che emergono dalle sue inchieste sugli allevamenti intensivi nell’incontro organizzato al “Garden”, ex Capannina, dei giardini Zumaglini).

Nelle prossime settimane, la Comunità Europea investirà una cifra enorme, 400 miliardi di euro, per il rinnovo del PAC, ovvero il Programma per l’Agricoltura Comunitaria. Buona parte di quelle risorse andrà a finanziare il 20% delle aziende agricole più grandi dei 27 Paesi membri e proprio per implementare, invece che disincentivare, gli allevamenti intensivi, responsabili, come anticipato, delle emissioni di una cospicua percentuale di gas serra.

«Ho apprezzato tantissimo l’organizzazione e il calore umano che ho ricevuto a Biella – afferma Eleonora Evi (foto accanto) -. Sono felice di aver portato il mio contributo all’interno di una manifestazione importantissima, piccola ma ben molto ben fatta. È stato bello vedere tante persone che in via Italia si sono fermate ad ascoltare me e Giulia Innocenzi su tematiche tanto ostiche ma altrettanto urgenti. Spesso le persone non vogliono nemmeno sentire parlare di certi argomenti, eppure non possiamo più girarci dall’altra parte. Il tempo è scaduto. Ieri, Giornata mondiale per l’Ambiente, tutti i grandi giornali italiani hanno dedicato pagine e pagine alla crisi climatica, ma è assolutamente fondamentale evitare il rischio che si tratti solo e sempre di parole, “green washing”, come si usa dire. Abbiamo di fronte un percorso molto difficile, che inevitabilmente sarà costellato di scelte impopolari e non possiamo permetterci che venga minato da pericolosissimi passi falsi».

All’incontro pomeridiano con la giornalista romagnola e l’europarlamentare milanese è intervenuta anche una piccola delegazione del Comitato Salussola Ambiente è Futuro, che ha esposto alle due ospiti di FAST! la questione relativa al progetto di discarica d’amianto in località Brianco. Successivamente, sono saliti sul palco anche Andrea Barbera e Adolfo Marchetti che hanno portato, invece, un esempio virtuoso di sostenibilità parlando di “Valsaar”, scarpa totalmente Made in Biella realizzata da una cordata di dieci piccole aziende del territorio esclusivamente con materiali di riciclo.

Per tutta la giornata di ieri, alcune società sportive si sono “riappropriate” dei giardini Zumaglini dando la possibilità a bambini e adulti di cimentarsi in una serie di discipline all’aria aperta, perché il ritorno alla vita dopo la pandemia ha un ottimo profumo di alberi e di sport!

«Una manifestazione importante – conclude Alessandro Pizzi, presidente di Onda Verde Civica -, la prima in presenza a Biella, dopo la pandemia. Ma non vogliamo fermarci qui. Stiamo lavorando su un calendario di appuntamenti autunnali e per il prossimo anno, quando anche arte e musica completeranno il festival dell’ambiente. Peccato per la quasi totale assenza dell’Amministrazione comunale, evidentemente non molto interessata a questi temi».  

 

Condividi:

Commenti chiusi