Biella al Centro. Nuova interrogazione alla giunta Corradino: “Cosa si sta facendo per la banda larga?”

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La coalizione Biella al Centro ha presentato oggi un’interrogazione che chiede alla giunta Corradino quali siano i passi compiuti per consentire a tutti i cittadini biellesi di usufruire della banda larga.

«Sappiamo tutti – affermano i consiglieri comunali di Biella al Centro – che in certe zone di Biella la banda larga è ancora oggi un sogno e probabilmente lo rimarrà, almeno nel prossimo futuro, se non si fa qualcosa. Ecco perché non è possibile attendere ulteriormente. L’obiettivo deve essere quello di portare subito la banda ultra larga a basso costo in tutte le case, per poter fornire servizi di istruzione, formazione, assistenziali e sanitari via internet».

Anziani e persone svantaggiate potranno essere “seguiti” dai servizi sociali e “visitati” da medici e infermieri a casa propria, con un semplice collegamento sullo schermo della televisione, rimandando il momento di un eventuale accesso a una residenza per anziani o il ricovero in una struttura sanitaria.

Gli studenti devono poter partecipare alla vita scolastica che, inevitabilmente, manterrà momenti “non in presenza”, anche nel futuro. Senza quelle strozzature telematiche che hanno reso difficoltoso lo studio in questi mesi per molti ragazzi.

Poi c’è il discorso del cosiddetto lavoro agile: «I lavoratori in smart working, compresi quelli che cercheremo di attirare da fuori città, dovranno avere a disposizione banda garantita e superveloce, per massimizzare l’efficacia del loro lavoro da casa».

Il Comune è socio Città Studi che tramite Megaweb persegue proprio l’obiettivo di aiutare tutti i cittadini del nostro territorio a superare il Digital Divide, ovvero il divario digitale. Ciò permette di garantire competenza specializzata e tecnologie avanzate.

«Non ci devono essere alibi – concludono Paolo Robazza, Sara Gentile, Pietro Barrasso, Federico Maio, Donato Gentile e Andrea Foglio Bonda -. Banda ultra larga immediatamente per tutti i cittadini. Per chi può ottenerla a pagamento e per chi non ci riesce. Non possiamo permetterci che Biella arrivi in ritardo sulle infrastrutture del futuro: significherebbe mettere un’ulteriore ipoteca sulle possibilità della nostra città di competere».

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