Berlusconi fa un passo indietro (o in avanti, per qualcuno…) e il fido Pichetto rimpiange un “leader che ha a cuore le nuove generazioni”

0

Pericolo scampato, si può finalmente stappare lo champagne. Quello buono, quello delle grandi occasioni. Silvio Berlusconi, autore, sceneggiatore e regista di una memorabile autocandidatura, ha fatto un passo in dietro. Per farne uno in avanti, secondo qualche avvinazzato suo sodale (e fors’anche “commensale” nei celeberrimi Bunga Bunga?) .

Al Caimano non interessa più la Presidenza della Repubblica. Secondo i ben informati, potendo scegliere, oggi punta tutto sul Vaticano. Vuoi mettere, quanti sudditi/fedeli in più…

E mentre tutto il Paese, a reti unificate, tira un grosso, enorme sospiro di sollievo, prepariamoci, almeno per qualche giorno a sorbirci l’apologia semiseria del Signor B da parte di svariate prefiche, vestali e cagnolini/scimmiette ammaestrati/e.

Tutta gente che al Caimano deve qualcosa, tutta gente che nel patrimonio genetico non dispone nemmeno di quel minimo sindacale di decenza che dovrebbe consigliare un mesto e compunto silenzio. Intere carriere politiche costruite su un’unica skill: l’indomita capacità di detergere metaforicamente le terga dell’ex Cav.

Diciamocelo, Silvio Berlusconi al Quirinale sarebbe stato una iattura. Eppure, aveva i numeri, ma… non sapeva fare di conto. Succede, l’età avanza e la salute non è più quella di una volta. Poi ci sono i traditori, ma questa è storia vecchia. Dai tempi di Giuda all’anno domini 2022 di acqua sotto i ponti ne è passata davvero tanta.

Tra le geremiadi che ci toccherà leggere e ascoltare da qui all’elezione del nuovo Presidente della Repubblica (noi, senza saper né leggere né scrivere facciamo apertamente il tifo per un Mattarella bis, pur nella consapevolezza che il Presidente avrebbe tutto il diritto di invecchiare in santa pace e lontano dal Colle!), non poteva mancare il guaito disperato del fido e biellesissimo vice ministro dello Sviluppo Economico.

Già il titolo del laconico comunicato stampa inviato ai media è gustosissimo. Recita: “Berlusconi leader che ha a cuore futuro nuove generazioni”. Così, senza virgole, articoli e preposizioni articolate. Vabbè, facciamo finta di non aver visto. Chiudiamo un occhio, e pure l’altro. Ma il travaso di bile è già iniziato.

Attenzione, ora arriva la parte più entusiasmante-inebriante-elettrizzante-emozionante-conturbante-farneticante: tutti seduti, zuppiera di pop corn a portata di mano e catino, a latere, per contenere il vomito a spruzzo.

«La decisione di Silvio Berlusconi dimostra ancora una volta che siamo di fronte ad un vero leader: generoso, responsabile e lungimirante. Un grande uomo delle istituzioni che ha a cuore il futuro e il bene delle future generazioni”. Lo dichiara il senatore di Forza Italia e viceministro allo Sviluppo economico, Gilberto Pichetto (Fratin).

Sì, come no!?!? Parliamo dello stesso immenso, ineffabile “statista” che ha all’attivo qualcosa come una sessantina leggi ad personam (comprese quelle create a tavolino per omaggiare i/le suoi/sue lacchè)tentativi di corruzione, compravendita di parlamentari, una condanna definitiva per frode fiscale, otto prescrizioni, indagini e processi ancora in corso. E un famosissimo paio di corna (tipico simbolo apotropaico di italica ospitalità) in una foto ufficiale con capi di Stato e di Governo provenienti da mezzo Pianeta.

TUTTO SEMPLICEMENTE E ASSOLUTAMENTE AGGHIACCIANTE.

Però il tycoon di Arcore “ha a cuore il futuro e il bene delle nuove generazioni”. A cominciare dalla progenie della famiglia Mubarack.

Condividi:

Commenti chiusi