Associazione Biella Città Creativa UNESCO perde i pezzi. Ennesimo fallimento di Corradino & C., che restano col cerino in mano

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L’ennesima figuraccia della giunta Corradino si è consumata nel pomeriggio di ieri, lunedì 4 luglio, quando un comunicato stampa proveniente dagli uffici della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella ha reso noto alle redazioni cittadine quanto, probabilmente, nessuno si aspettava. Non così presto, almeno. Dopo aver inanellato una lunga teoria di gaffe da quando si sono insediati, ormai tre anni fa, Corradino & C. continuano imperterriti a combinarne più di Bertoldo.

Incurati dell’aver ricevuto in eredità dalla precedente Amministrazione Cavicchioli il riconoscimento di Biella Città Creativa UNESCO, Re Claudio e la sua picaresca ciurma sono riusciti a buttare a mare anche le sinergie che loro stessi avevano “codificato” con la creazione dell’Associazione Biella Città Creativa UNESCO. Del sodalizio, oltre alla Città, facevano parte Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, Unione Industriale Biellese, CNA Biella, Confartigianato Biella e Fondazione BIellezza. Tutti enti, peraltro, che avevano contribuito, ognuno per la propria parte, alla candidatura e poi all’ottenimento del riconoscimento, che, attenzione, non è cristallizzato, ma deve essere rinnovato ogni quattro anni. Ergo, lo si può anche perdere.

Un’etichetta sicuramente molto prestigiosa, ma che per avere una ricaduta positiva sul territorio deve trasformarsi in qualcosa di più concreto, in azioni per la valorizzazione e promozione dello stesso, nella speranza che queste attività, se ben orchestrate e realizzate, si traducano, ad esempio, in flussi turistici. Se all’etichetta non si dà sostanza, si rischia di avere in garage una Ferrari priva del motore: sempre bellissima da vedere ma completamente inutilizzabile. Un gioiello senz’anima…

Un contenitore vuoto, mai riempito. Come sempre, solo tante chiacchiere sulla sponda dell’esecutivo cittadino, i famosi bla bla bla, o la solita “annuncite”, come l’ha ribattezzata qualcuno alludendo a una strana patologia che colpisce tanti esponenti della giunta laniera, a cominciare dal primo cittadino.

Che le cose non funzionassero era chiaro, da tempo. Mancava un’anima. L’Associazione era evidentemente al palo, ostaggio di logiche politiche e partitiche che ne hanno minato l’azione. Anche in questo caso, le responsabilità per l’impasse erano tutte ascrivibili all’Amministrazione. Riunioni fiume tra i diversi associati per trovare un punto di caduta e partire, finalmente. Nulla di fatto.

Poi, come sempre accade, arriva la classica goccia che fa traboccare il vaso. Gli associati chiedono di individuare una figura (possibilmente esterna) in grado di organizzare e fare sintesi, mettere benzina nel motore. Un direttore, per capirci.

La risposta di Re Claudio & C. è stata quella di proporre l’attuale assessore all’UNESCO, Barbara Greggio, per quell’incarico, tanto necessario quanto delicato. A quel punto, praticamente tutti gli associati (manca solo Camera di Commercio, ma forse solo perché i processi decisionali all’interno di un ente camerale sono più lenti) si alzano dal tavolo e se ne vanno. Il non detto è assolutamente intellegibile: volete continuare a (non) fare tutto voi? Benissimo, accomodatevi, ma senza di noi.

Il Partito Democratico Biellese (e regionale), di cui era espressione la giunta Cavicchioli, non ci sta e fa sentire la sua voce con un comunicato stampa firmato da segreteria regionale, segreteria provinciale e circolo cittadino. Lo riportiamo integralmente qui di seguito.

Desta sconcerto e forte preoccupazione la lettura del comunicato di ieri con il quale la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, a nome di tutti i soci della Associazione Biella Città Creativa Unesco, ha comunicato di aver rassegnato le dimissioni dall’Associazione a causa delle decisioni unilaterali assunte dal Comune di Biella. La miopia e la supponenza della Città di Biella, per il tramite del suo Sindaco, provocano l’assurda implosione di un organismo costituito solo il 30 ottobre 2020, tra i consueti suoni di fanfara del Sindaco Corradino, per promuovere attività di cooperazione, tavoli tematici, rapporti di collaborazione pubblico-privato e organizzazione di iniziative culturali, artistiche, turistiche per lo sviluppo della conoscenza ed il rilancio della Città di Biella e del territorio biellese.

Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, Unione Industriale di Biella, CNA Biella, Confartigianato Biella, Fondazione Biellezza che sono stati i protagonisti, insieme all’Amministrazione comunale Cavicchioli, della richiesta del riconoscimento internazionale di Biella “Città Creativa Unesco” decidono oggi di abbandonare un importante percorso di condivisione con il Comune di Biella, la cui Amministrazione rimane pertanto sempre più sola e “con il cerino in mano” nel realizzare i progetti previsti nel documento di candidatura di Biella a Città Creativa Unesco.

L’uscita dall’Associazione dei suoi principali soci fondatori, certifica una volta di più la totale incapacità, anche al dialogo ed al confronto, dell’attuale Giunta di Biella e del suo Sindaco, che la classifica pubblicata ieri dal Sole 24 ore colloca, per noi giustamente, tra i peggiori Sindaci del nostro Paese quanto a gradimento della cittadinanza.

Che Biella, con la sua Giunta attuale, non sappia e non voglia fare rete nel territorio è purtroppo una desolante circostanza ormai nota da tempo, come dimostrato manifestamente dall’uscita di qualche mese fa del Comune di Biella da Agenda Digitale.

Oggi sono invece le più importanti associazioni cittadine, dopo aver investito proprie risorse, anche economiche, in un progetto di rilancio della Città, a “dire basta, così non si può andare avanti”, evidentemente non condividendo più il modusoperandi del Comune di Biella.

L’arroganza della Giunta Corradino e del Sindaco trova peraltro inconfutabile conferma nelle note dettate dal Comune alla stampa locale nelle quali il Sindaco, con sicumera e a dispetto dei contributi erogati anche dalla Fondazione Cassa di Risparmio, vanta cocciutamente un preteso diritto esclusivo sul marchio Biella Città Creativa Unesco e sulla sua gestione.

Siamo convinti del fatto che l’arroganza e la miopia dimostrate anche in questa occasione della Giunta Corradino, che hanno portato associazioni protagoniste della vita economico-sociale del nostro territorio a prendere le distanze da un progetto fondamentale per il futuro della nostra Città, siano estremamente dannose per Biella, determinandone un gravissimo isolamento sociale e politico.

Siamo molto preoccupati inoltre perché non sappiamo se e quale strategia il Comune di Biella abbia in animo di attuare per il rilancio della Città e per conservare il riconoscimento di Biella “Città Unesco”, quali risorse intenda destinare e quali siano previste in bilancio a tale fine, chi siano i responsabili politici e amministrativi della gestione di una importantissima opportunità tanto complessa quanto precaria, posto che il riconoscimento di Città Creativa Unesco è soggetto a verifiche quadriennali.

Ci chiediamo quante possibilità ha la Città di Biella di ottenere una riconferma del riconoscimento Unesco, ottenuto nel 2019 con la sinergia ed il concorso di tante forze cittadine.

Questa domanda ce la poniamo come cittadini, come amministratori e probabilmente se la pone anche il Governatore Cirio, presente in pompa magna a Parigi quando a Biella è stato conferito il prestigioso riconoscimento.

Paolo Furia – Segretario regionale del PD
Rinaldo Chiola – Segretario provinciale del PD
Sergio Leone – Segretario circolo del PD Città di Biella

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