ASL Bi punta su medicina territoriale. Ambulatorio di Oncogeriatria e “Dimissione Protetta e Riconciliazione Farmacologica”

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A partire da questo mese l’Ambulatorio di Oncogeriatria dell’Asl di Biella si è spostato dalla sede ospedaliera per essere più “presente” sul territorio. La dottoressa Federica Francisetti, specialista in Geriatria e da poco inserita nel Distretto Sanitario di Presidio, si farà carico di effettuare visite oncogeriatriche nelle Case della Salute presenti sul territorio, in collaborazione con la Struttura Complessa di Oncologia e la Struttura Semplice di Cure Palliative dell’Azienda.

I pazienti anziani che necessitano di questo genere di prestazioni, da alcuni giorni possono quindi essere presi in carico in un contesto vicino alla loro abitazione e seguiti in sinergia con specialisti aziendali, specialisti territoriali, infermieri del territorio e i servizi sociali in base alle singole necessità cliniche e assistenziali.

La dottoressa Francisetti e il dottor De Mitri

Entro la fine dell’estate si concretizzerà poi un altro importante progetto di Medicina d’iniziativa,
indirizzato ai pazienti fragili e denominato Dimissione Protetta e Riconciliazione Farmacologica. Gli utenti anziani fragili e bisognosi di importante supporto farmacologico, dimessi dall’ospedale in maniera “protetta”, potranno beneficiare di una consulenza geriatrica e infermieristica finalizzata a rimodulare la terapia anche tramite l’utilizzo di strumenti di telemedicina, migliorando l’appropriatezza del percorso di cura e rendendolo più facilmente fruibile nel contesto domestico.
La rimodulazione degli orari di assunzione dei farmaci e il passaggio dalla terapia “solida” alla terapia “liquida” per i pazienti che manifestano problemi di deglutizione sono solo alcuni esempi di quanto verrà proposto nell’ambito del progetto.
Inoltre con l’ausilio della telemedicina, in équipe con gli infermieri del territorio e con i Medici di medicina generale, si effettueranno telemonitoraggi per cercare di cogliere sul nascere eventuali segnali di pericolo riducendo i reingressi in ospedale.
I dettagli sul funzionamento del servizio saranno comunicati all’utenza nella prossime settimane, una volta definiti.
L’evoluzione demografica in corso e il conseguente cambiamento dei bisogni della popolazione in ambito sanitario, con una quota crescente di anziani e soggetti affetti da patologie croniche, rendono infatti necessario un ridisegno strutturale e organizzativo della rete dei servizi, soprattutto nell’ottica di rafforzare l’ambito di assistenza territoriale.
In questo senso, le modalità di erogazione delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie abilitate dalla telemedicina contribuiscono ad assicurare diverse migliorie nell’assistenza alla persona: equità nell’accesso alle cure nelle aree geograficamente remote, supporto alla gestione delle cronicità, canale di accesso alle specialità e una migliore continuità delle cure attraverso il confronto multidisciplinare (come da “Linee guida di indirizzo nazionali di telemedicina” del 20 febbraio 2014) soprattutto per i pazienti anziani e fragili e quindi con difficoltà ad accedere ai servizi.
c.s.

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