Anffas Biellese saluta Susanna Mosca. La storica operatrice va in pensione dopo 25 anni di lavoro al centro diurno

0

Dopo un quarto di secolo di lavoro in Anffas, va in pensione una delle storiche operatrici del centro diurno provinciale, Susanna Mosca. È lei stessa a raccontare i tanti anni d’impegno per l’Associazione: «Prima avevo lavorato in fabbrica e poi in una casa di riposo, per un breve periodo. Mi interessava molto il mondo del sociale, così presi il diploma. Feci il tirocinio in Anffas e mi chiesero di restare. Mi sembra ieri, invece è trascorsa quasi una vita… Devo dire grazie a tante persone, ma soprattutto ai ragazzi con cui ho lavorato: mi hanno insegnato cose speciali. Sì, loro hanno insegnato a me».

E ancora, aggiunge e spiega l’operatrice, residente a Ponderano: «Negli anni ho imparato ad ascoltare, ad aspettare e a rispettare i tempi del prossimo e non solo a badare ai miei ritmi. Questo significa lavorare in un centro diurno con persone disabili. In tanti anni la società ha fatto molti passi avanti. Oggi i nostri ragazzi fanno parte di gruppi sportivi, viaggiano e con tutte le difficoltà del momento storico sono anche inseriti, qualche volta, nel mondo del lavoro. Ma c’è ancora molto da fare. Per esempio quando spiego il mio lavoro, ogni tanto, qualcuno ha la tentazione di consolarmi. E mi dispiace. Perché lavorare nei laboratori con i miei ragazzi mi ha sempre dato allegria. Sì, allegria! Questo mi porto nel cuore dopo tanti anni. Non è stato tutto e sempre rose e fiori, ma sento di aver fatto parte di una bella famiglia, cui ho dedicato energie e passione».

Lavoro e Covid-19. «È stato un vero peccato dover lasciare Anffas proprio in questo momento, difficilissimo anche per noi, con colleghi e ospiti positivi e ricoverati – sottolinea Mosca, sposata, e madre di una figlia -. Praticamente non abbiamo potuto salutarci. E il contatto umano, soprattutto con i miei ragazzi, è uno degli aspetti fondamentali, perché deve sopperire a difficoltà di comunicazione verbale. In questi ultimi mesi non c’è mai stato modo, per ovvie ragioni, di abbracciarci. Neanche abbiamo potuto fare una festa, come si deve, per salutarci».

«Una colonna portante. Abbiamo condiviso tantissimi momenti belli e importanti – raccolta Mara Scantamburlo, responsabile del centro diurno di Gaglianico -. Indimenticabile la sua passione, anche al di fuori dell’orario di lavoro».

«Una vera risorsa. Un punto di riferimento per tutti. Schietta, ma sempre con il sorriso sulle labbra, ha svolto un lavoro importante ed enorme – aggiunge Ivo Manavella, presidente della Cooperativa Integrazione Biellese, braccio operativo di Anffas -. Ben voluta da tutti. Ci mancherà. Capisco la sua scelta, ovviamente».

Difficile da dimenticare, anche per i tanti ospiti. Michele Pera dice a nome di tanti: «Ci mancherà. È stato bellissimo fare con lei gli Special Olympics». E Nicola Siciliano invece: «E adesso chi mi dirà di fare il bravo? Mi trovavo benissimo con lei. Spero di poterla salutare presto».

«Troveremo il modo, appena possibile, di salutarla e di ringraziarla come si deve – conclude la presidente di Anffas, Maria Teresa Rizza -. Purtroppo la pandemia non ce l’ha permesso. Ma lo faremo di sicuro alla prima occasione».

c.s.

Condividi:

Commenti chiusi