Allontanamento zero. Caucino replica alle “strumentalizzazioni” del PD e minaccia querele

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente la risposta dell’assessore regionale alla Famiglia Chiara Caucino alle critiche ricevute da diversi esponenti del Partito Democratico in riferimento ad alcune dichiarazioni della stessa Caucino sul DDLR Allontanamento zero.

Ancora una volta, la sinistra piemontese crea ad arte una polemica fingendo di non intendere le mie parole. Questa mattina, infatti, ho detto, in occasione di un convegno-dibattito sugli affidi, che solo chi conosce il legame sacro che si instaura fra madre e bambino è in grado di comprendere pienamente il dolore indicibile dell’allontanamento dal proprio figlio.

Ritengo sia piuttosto chiaro il senso del mio ragionamento: questo legame, inscindibile e profondo, che vive nella carne e nella psiche di una donna, che genera una corrispondenza intima e viscerale con la propria creatura, è la chiave di lettura che permette di cogliere a pieno il significato vero della disperazione indotta della separazione forzata dal proprio bambino. Solo la madre, in questo senso, più di chiunque altro, può conoscerne davvero la sofferenza disumana.

Di fronte a parole che reputo intellegibili ai più, mi ritrovo ancora una volta bersaglio di chi, strumentalmente, mi accusa, accostando aggettivi che non mi appartengono affatto: “reazionaria”, “oltranzista”, “sessista”.

Lo ribadisco: nelle mie affermazioni non vi è alcun disprezzo, né alcuna volontà di recare offesa a chicchessia, motivo per cui credo che nessuno debba sentirsi oltraggiato. Vi è, invece, la volontà di sostanziare il significato concreto di un trauma, indelebile e violento, di tentare di rappresentare a parole un concetto che è in realtà ineffabile.

Mi sembra persino superfluo ribadirlo, ma evidentemente ciò che ho detto è stato strumentalizzato ancora una volta. Ovviamente, nelle mie parole non c’era nessun riferimento a coloro che non possono avere figli e del cui dolore ho massimo rispetto.

Chi, appropriandosi delle mie parole, crea distorsione e compie interpretazioni esegetiche non richieste né autorizzate, a proprio uso e consumo e al servizio della propria battaglia politica, sappia che risponderà delle sue azioni nelle sedi deputate.

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