Al Biella Jazz Club musicisti di fama internazionale con il Paolo Pellegatti Trio

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Martedì prossimo 8 ottobre alle 21.30 è atteso al Biella Jazz Club il batterista milanese Paolo Pellegatti con il suo trio formato da Gianni Giudici all’organo e Giancarlo Porro al sax. Un trio collaudato, quello di Pellegatti, che riunisce tre musicisti di fama internazionale per un repertorio impostato sulle sonorità tipiche “dell’Organ Trio” e le grandi doti artistiche dei componenti.

Il repertorio è quello dei grandi classici con qualche brano originale. Martedì 15 sarà la volta del gruppo 20 Strings con un repertorio gipsy manouche.
Paolo Pellegatti proviene dalla scuola di Enrico Lucchini e dagli insegnamenti di Joe Hunt, Ed Kaspick, quindi frequenta il Berklee College of Music di Boston. Fa le sue prime esperienze professionali al club “Il Capolinea” di  Milano, collaborando con  Mario Rusca, Luigi Bonafede, Guido Manusardi, Claudio Fasoli e partecipando ai Festival di Lugano, Pescara, Milano.
Si unisce al quartetto di Franco Cerri, dal 1979  al 1981, poi allo stesso Cerri e a Enrico Intra in un duraturo matrimonio musicale dal 1985 al 1996. Successivamente collabora con altri celebri artisti italiani quali E. Rava, M. Urbani, G. Gaslini (dal 1982 al 1986).
È il leader di gruppi con cui si esibisce nei festival internazionali di Perugia (Umbria  Jazz), Roma (Villa Cerimontana), Milano, Venezia, Padova (con il Monk Institute USA), Palermo, Alassio, Pesaro, Torino, Laigueglia (PercFest) ecc.
Dal 1997, guida una serie di formazioni musicali (Quintetto – Big Band – Gospel Choir – Vocal and Saxophone Summit) sotto la denominazione di “NATURA  MEDITERRANEA” con la presenza di vari ospiti internazionali. Dal 1981 è docente: insegna al Piccolo Conservatorio Nuova Milano Musica, poi nella Scuola Veneziana, al Centro Jazz di Torino, ai Civici corsi di Jazz di Milano, fino a creare un centro basato sulla più ampia conoscenza ed applicazione del ritmo, che lo porta a tenere diverse conferenze e seminari in  differenti strutture didattico-musicali di molte città italiane.
Nel 2000 forma il Super Gruppo “LA DRUMMERIA”, la più consacrata band italiana di batteristi (con Ellade Bandini, Walter Calloni, Max Furian e Christian Meyer).
Somma differenti esperienze: presta collaborazione, svolgendo attività concertistiche, con L’Orchestra Sinfonica della RAI di Torino e con L’Orchestra Sinfonica di Sanremo.
In campo teatrale, con la grande Orchestra di Giorgio Gaslini partecipa allo spettacolo “Shakespeare-Ellington” con Giorgio Albertazzi ed Elisabetta Pozzi; in campo cinematografico, sia come compositore sia creando, con libere improvvisazioni, sui capolavori del cinema muto degli anni ’20 e ’30: Metropolis e Nosferatu.
È direttore artistico di prestigiosi eventi quali: IL LUCCHINI DAY (La Lunga Notte della Batteria, 14 Edizioni), RASSEGNE DI MUSICA GOSPEL, CONCORSI NAZIONALI ed importanti JAZZ CLUB Milanesi. Nel 2007, crea la “ROCK TV SCHOOL” con il supporto dell’amico Mario Riso, la prima grande scuola rock in Italia, nata in collaborazione con il canale televisivo RockTv.
Ha una fervida collaborazione con i musicisti del TEATRO LA SCALA DI MILANO e firma due album: “Drummeria e i musicisti del Teatro La Scala di Milano” e l’altro a proprio nome “The Snare Duets”.
Successivamente realizza per Limen Music edito Warner, un album dal titolo “Pablito’s Way”, trasmesso da diverse radio internazionali tra cui Ssassy Radio di Detroit. Dal 2012, è insegnante al Conservatorio “Antonio Vivaldi” di Alessandria e al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia.
Partecipa all’album del violoncellista argentino Jorge Bosso: “Tango at an Exibition” altre ad un tour comprendente l’Auditorium “Giuseppe Verdi” di Milano. Sta realizzando un libro contenente la propria vita artistica legata al mondo del Jazz, dagli anni ’70 ad oggi.
Gianni Giudici, milanese di nascita e romagnolo di adozione, musicista jazz da oltre trent’anni ha una grande simbiosi con tutti gli strumenti a tastiera; dal pianoforte, che rimane il suo strumento principale, al poliedrico mondo delle tastiere elettroniche.

Inizia a suonare l’Hammond a 15 anni e poco dopo ne diventa dimostratore ufficiale e concertista. Suona e registra in trio con Bruno De Filippi (suo primo estimatore e scopritore), Giancarlo Pillot e poi Tullio De Piscopo, entrando presto a far parte della prima storica formazione della “Apterix Blues Band”, con Cooper Terry, Larry Nocella, Lillo Rogati, Graziano Tede e Ricky Nieri.

Partecipa alle interminabili jam sessions al famoso “Capolinea (del 19)”, al “Club 2” di Brera, al “17 Jazz Club” (con De Filippi, Sola, Fanni e Nocella) e con tutti i migliori jazzisti del periodo (impossibile elencarli senza approssimazioni) prima di trasferirsi in Romagna. Fin dalla metà degli anni Settanta, è considerato uno dei migliori organisti jazz europei.

Negli ultimi anni ha suonato e/o registrato con artisti del calibro di Al Grey, Eddie Davis, Bobby Watson, Benny Baileys, Tony Scott, Valery Ponomarev, Ingrid Jensen, Chet Baker, Terry Gibbs, Gary Burton, Milt Jackson, Bruce Forman, Randy Bersen, Lew Tabackin, Joyce E. Yuille, Madeleine Peyroux, la band Jestofunk e tutti i migliori musicisti jazz italiani, fra i quali i prestigiosi “Swing Maniacs” del grande Renzo Arbore e gli indimenticabili Hengel Gualdi, con cui si è esibito in vari concerti per Pianoforte e Clarinetto su composizioni originali scritte da entrambi appositamente per il loro duo, e Giulio Capiozzo, con il quale ha suonato molto negli ultimi anni e registrato l’ultimo concerto dal vivo con Jimmy Owens e Cameron Brown.

c.s.

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