#ADBiella. Il “galateo digitale” chiude #dh2021: una prima edizione da applausi a scena aperta

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La transizione digitale è un procedimento inevitabile, legato allo sviluppo tecnologico e al progresso in generale, e alla contingenza, come ci ha chiaramente dimostrato l’emergenza pandemica. Ma non ci può essere vera transizione digitale se alle spalle dello strumento tecnico, in regia, per così dire, non c’è l’uomo. La centralità dell’essere umano non può essere scalfita o sminuita da una qualsivoglia piattaforma virtuale, che sia Facebook o LinkedIn.

È quanto emerso, in modo plastico, dai quattro incontri online di #dh2021, un ciclo di webinar organizzato da Agenda Digitale Biella (azione #biellaimpresa) sulle Digital Humanities. L’ultimo appuntamento è andato “in onda” giovedì scorso 27 maggio. Galateo Digitale: i principi della buona educazione online”il suggestivo titolo dell’ultimo modulo. A relazionare sull’argomento, le frizzanti Valentina Marini e Giada Susca, autrici della pubblicazione “GalateoLinkedIn”.

In buona sostanza, il concetto chiave, posto nel corso del webinar (anche sotto forma di giocosa provocazione), è quello, indubbiamente accattivante, che evidenzia “la rivincita delle competenze relazionali dietro ad ogni strumento digitale”. Attenzione, prendersela con la tecnologia, ad esempio, è solo un alibi, perché a tenere le fila, dietro ogni dispositivo e/o piattaforma, ci siamo sempre noi, con le nostre skill.

Sono concordi i pareri delle professioniste che compongono il team di Officine Lavoro, per tutte loro #dh2021 ha superato brillantemente l’esame. «Innanzitutto voglio ringraziare Agenda Digitale Biella – dichiara Monica David di Sinthema, dopo aver seguito i quattro webinar di #dh2021 -, esperienza interessante e divertente! Porto a casa il conetto di utensile riferito alla tecnologia e del suo “effetto di ritorno”, perché ci toglie l’illusione utopica di utilizzare degli strumenti in più ma ci dice quanto siamo in relazione con una dimensione che a sua volta ci trasforma. E questo suggerisce entusiasmo, da un lato, ma la necessità di restare anche vigili, sempre, dall’altro. Molto interessante anche la parte sulle “relazioni deboli” legate alla piattaforma LinkedIn per un uso diverso e ulteriore rispetto a quello della quotidianità lavorativa. Un elemento fondamentale, che ha accomunato quasi tutti gli interventi è quello sulla consapevolezza, che mi trova pienamente in sintonia».

Enrica Ferrari (anche lei Sinthema) ricorda l’esperienza dalla quale tutto e partito, ovvero il tavolo di lavoro dal titolo “Human Digital” nel contesto del #chancedayzero«È stato lì che ci siamo interrogati su quali fossero le competenze da sviluppare per utilizzare al meglio il digitale e i suoi derivati. All’interno di #dh2021 mi ha colpito molto il concetto di networking come meta-competenza. Tutti noi abbiamo iniziato ad approcciare i social per divertimento, per gioco, per scambiarci foto e piano piano la rete ci ha fatto capire come, ad esempio, i cosiddetti “contatti deboli”, cioè le pseudo amicizie, possano trasformarsi in qualcosa di imprescindibile per creare e realizzare nuove opportunità. Spero che questo progetto di Agenda Digitale Biella possa continuare, perché sono convinta che ci siano ancora diverse tematiche da trattare e sviluppare».

«Ho partecipato con molto trasporto ai quattro appuntamenti – ammette Paola Gnosini, di Bottega Verde – perché gli argomenti tratti sono davvero di grande attualità e inoltre riprendevano alcuni argomenti della mia tesi di laurea in Risorse Umane. Credo che #dh2021 sia stata una preziosa occasione per piantare i semi del cambiamento nel nostro territorio, ancora molto, troppo legato al passato, a quella struttura organizzativa fortemente gerarchica tipica dell’industria, nel nostro caso quella tessile. Una struttura organizzativa ingessata e limitante rispetto alla pervasività del digitale, che inevitabilmente ha modificato anche il ruolo delle Risorse Umane. Oggi non può più esistere il mero esecutore, ma piuttosto risorse che condividono, partecipano ai processi dell’azienda. Per questo oggi si parla di IV rivoluzione industriale. Spero che in futuro ci siano altre occasioni come quella appena proposta da Agenda Digitale per scardinare gli stereotipi e rendere più liquide le strutture organizzative biellesi».

Alessia Ponchione, di Star srl, ha apprezzato un aspetto che potremmo definire molto pragmatico: «Grandissima l’idea di poter rivedere i moduli on demand su YouTube perché è veramente comodo. Tanti spunti, sicuramente! Consigli, poi, anche molto pratici, che accendono riflessioni su quella che è la mia persona nel digitale, in un mondo molto ibrido, che dovrà comunque essere basato su una qualche forma di equilibrio. Per me la parola d’ordine dopo questi quattro incontri è “riflessione”, su come, ad esempio, voglio calarmi e vivere questo nuovo mondo digitale, a cominciare dalla relazioni, che non sono propriamente il mio forte, almeno dal punto di vista personale se non professionale. L’idea è quella di abbandonare la pelliccia da orso e diventare un pochino più incline alle relazioni digitali».

Le impressioni e i commenti di chi ha partecipato a Digital Humanities confermano una volta di più che, nel Biellese e non solo (erano collegate persone anche da fuori provincia), Agenda Digitale “sa fare cultura e sa fare innovazione”, parola di Fulvia Zago, presidente di #ADBiella.

Veramente dura darle torto.

   

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