Nuovo impegno a sostegno dei cittadini in difficoltà nella gestione dei costi legati alla casa a causa dell’emergenza Covid per Comune di Biella e Fondazione Cassa di Risparmio di Biella che metteranno a disposizione fondi per 300mila euro per l’attivazione di nuovi bandi.
Un’esigenza forte quella abitativa, individuata come prioritaria dalla Commissione consultiva dei bisogni territoriali della Fondazione che ha fatto nascere tra gli altri anche un tavolo di confronto sulla tematica relativa all’emergenza abitativa a cui partecipano Consorzio Iris, Cissabo, Città di Biella e Sportello Casa-Cooperativa Sociale Maria Cecilia (referente dello Sportello casa). Questo processo condiviso aveva favorito alla fine dello scorso anno l’attivazione del bando Bonus Abitare finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.
Il protrarsi dell’emergenza Covid, l’avvicinarsi della scadenza dello sblocco degli sfratti e grave situazione causata dalla pandemia fa presumere, nei mesi a venire, l’aggravarsi della fragilità abitativa sul nostro territorio. Nel 2019 gli sfratti esecutivi della nostra provincia sono stati 179 (99 Biella, 22 Cossato e 66 resto del territorio), nei primi mesi del 2021 l’ufficio politiche abitative di Biella ha ricevuto richieste d’aiuto da circa 35 famiglie che, a seguito dello sblocco degli sfratti, rischiano di perdere la casa.
I nuovi bandi attivati saranno due: uno gestito dal Comune di Biella con il supporto della Coop Maria Cecilia e rivolto agli abitanti della città e un secondo messo a disposizione dalla Fondazione che ne affiderà in toto la gestione alla Coop Maria Cecilia e rivolto ai residenti nel territorio provinciale, capoluogo escluso.
I nuclei familiari beneficiari dovranno risultare residenti nel Biellese dal 1° gennaio 2020 e trovarsi in stato di assoluto bisogno economico e difficoltà nel mantenimento del bene casa, in quanto, sempre a causa della pandemia, hanno dovuto cessare o ridimensionare significativamente l’attività lavorativa, non sono in carico ai Servizi sociali, non percepiscono il reddito di cittadinanza e non sono conduttori di alloggi di edilizia sociale.
In particolare il progetto, denominato “S.O.S. casa – La ripartenza possibile”, intende sostenere:
- i nuclei che non hanno ancora ricevuto uno sfratto, che hanno pagato finché hanno potuto, che da qualche mese hanno maturato una morosità per affitti o spese condominiali e che se aiutati a ripianare il debito e parte di affitti futuri possono evitarne l’avvio;
- coloro che hanno accumulato morosità per affitti o spese condominiali durante i mesi di lockdown e più in generale nel corso del 2020, che hanno già ricevuto avviso di sfratto (non eseguito per via della proroga), che non stanno riuscendo a pagare gli affitti correnti, ma che se aiutati a ripianare il debito riusciranno a pagare gli affitti futuri e quindi ad evitare l’esecuzione dello sfratto;
- i proprietari che, a seguito del blocco degli sfratti e per effetto della crisi economica legata al Covid, non stanno ricevendo il canone e rispondendo in solido per il mancato pagamento delle spese condominiali.
«La casa è un bene primario per ciascuno di noi, così come mangiare e vestirsi non sono solo bisogni materiali ma bisogni culturali, bisogni dell’anima, così anche la casa racchiude memorie, racconta storie e speranze, fa profondamente parte della nostra vita e di quella delle nostre famiglie – commenta il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella Franco Ferraris –. In quest’ultimo anno molte persone che conducevano una vita del tutto normale, senza particolari problemi economici, si sono trovate improvvisamente in difficoltà a causa della perdita di reddito generata dall’emergenza sanitaria. Persone fuori dai radar dei servizi sociali che faticano a chiedere, ma per le quali un piccolo aiuto oggi può costituire un efficace mezzo di ripartenza sociale domani. Per questo abbiamo voluto che il bando si chiamasse SOS perché davvero possa intercettare queste richieste improvvise e inaspettate».
Aggiungono il sindaco Claudio Corradino e l’assessore alle Politiche sociali Isabella Scaramuzzi: «I criteri di accesso, i requisiti di partecipazione, i criteri per la formazione della graduatoria e gli altri aspetti operativi dei bandi sono stati concordati congiuntamente alla Città di Biella. Per raggiungere questo risultato si è fatto un imponente lavoro di squadra, tra più istituzioni del territorio, per poter dare non solo ai cittadini del capoluogo ma di tutto il territorio provinciale lo stesso tipo di accesso e sostegno. Il contributo alle famiglie in situazione di disagio abitativo come individuate dai bandi, sarà calcolato sulla base del punteggio ottenuto rapportato alla morosità maturata per affitti e spese condominiali e non potrà superare l’importo di 4mila euro per il bando provinciale e di 5mila euro per il bando riferito alla sola Città di Biella. A differenza di quanto avvenuto con il bando precedente (fine 2020), l’importo complessivo che verrà erogato ai nuclei familiari crediamo che riuscirà effettivamente a fornire una risposta concreta a chi sta vivendo questo momento di difficoltà».
I bandi partiranno lunedì 15 marzo e resteranno aperti per quattro settimane.
c.s.